Cos’è il potere? È la forza del fulmine custodita in una “matassa” all’altezza del petto. È una scarica elettrica nell’incavo della mano di ogni ragazza del pianeta, in questa distopia lucidissima che è diventata in poco tempo una bandiera del movimento femminista. Nel romanzo di Alderman le ragazze e le donne del pianeta scoprono, in un futuro imprecisato ma vicino, di avere un potere capace di capovolgere definitivamente le gerarchie maschiliste e patriarcali che hanno governato il mondo per millenni. Ma alla gioia di questa liberazione imprevista si aggiunge velocemente una rabbia accecante. Gli uomini vengono ridotti in schiavitù, seviziati e uccisi da una nascente classe dominante tutta al femminile. Con una svolta visionaria, Alderman reinterpreta il rapporto impari tra sessi e scava nella crudeltà che si nasconde in ogni posizione di controllo, mettendoci in guardia contro una scalata al potere che usa, per raggiungere i suoi obiettivi, la stessa violenza che si propone di superare. E attraverso questo mondo rovesciato, dove gli uomini sono costretti a vivere sulla propria pelle la dimensione di allerta che ogni donna conosce quotidianamente, Alderman ci consegna una parabola angosciosa sul potere, sulle sue derive e sulle sue perversioni.